domenica 22 luglio 2012

PAESAGGIO VENETO: ASFALTO E CEMENTO
PRESIDIO DI PROTESTA E PROPOSTA A MIRA


CONTRO LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO E LA CRICCA DELLA SPECULAZIONE
La Regione del Veneto continua nella sua opera di esproprio del territorio e dei beni comuni; sia con strumenti di pianificazione che con escamotage vari.
È il caso della revisione-peggioramento del  PTRC (Piano Territoriale Regionale di Coordinamento), bloccata da migliaia di osservazioni presentate da comitati e associazioni di tutto il Veneto nel 2009. Ora tentano di nuovo: per arrivare ad un Piano che legittima le peggiori operazioni immobiliari e infrastrutturali, la Regione sta predisponendo una variante che lo stravolge, ma dovrebbe attribuirgli addirittura "valenza paesaggistica"!!   parlano di ambiente e di paesaggio, mentre approvano opere come Pedemontana, Camionabile, Romea Commerciale, Veneto City, Tessera City, TAV, Polo logistico di Giare-Dogaletto, …
E' una beffa a danno dei cittadini:   DICIAMO LORO DI SMETTERLA!    DICIAMO LORO CHE NON ACCETTIAMO PIÙ:
-  di essere abbindolati da parole come Concertazione, Partecipazione e Consultazione che nelle bocche di questi amministratori diventano solo fumo negli occhi
-  di essere presi in giro con Convegni roboanti sulla difesa del paesaggio, quando giorno dopo giorno la Regione continua a sostenere opere inutili e devastanti
-  di essere espropriati del diritto alla partecipazione, organizzando incontri di lunedì mattina, da cui sono di fatto esclusi i cittadini, e le organizzazioni sociali
-  di essere depredati del nostro territorio e della nostra salute, forzando le procedure regolari e piegandole alle logiche speculative.
PARTECIPIAMO AL PRESIDIO E DELEGITTIMIAMO QUESTA FARSA!

Forum Salviamo il Paesaggio,  Rete NO-AR (aderente a CAT), Ecoistituto del Veneto,  Movimento Mira 2030, Legambiente riviera brenta, AmicoAlbero,  MultiMediaRecords
col Coordinamento delle 47 associazioni Per un altro Pat di Venezia

venerdì 20 luglio 2012

22 luglio: marcia in difesa della Valle del Mis, in difesa delle Dolomiti
Stanno distruggendo la Valle del Mis. Una bellezza senza tempo. Quello che la natura e l’acqua hanno creato in migliaia di anni, rischia di essere distrutto per sempre.
Dove prima c’era un torrente, con i suoi salti, i suoi rivoli, le sue pozze, ora stanno mettendo un tubo, diritto, sempre uguale a se stesso. Freddo, artificiale. Dove prima c’erano sassi, oggi c’è cemento.
Un’intera valle ingannata, da uomini in giacca e cravatta. Valigette piene di interessi in cambio di un Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Un’intera valle svenduta, umiliata, derubata. Predatori senza scrupoli ce la stanno portando via. Con violenza. Armati di braccia meccaniche.
Dove dovrebbe esserci un Parco, il parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, oggi c’è la Valsabbia spa di Brescia. Recinta, scava, martella, espropria.
Ma non è il rumore delle ruspe che cancella il suono dell’acqua. Non sono i cingolati che calpestano quella valle. Quello che fa più rabbia sono le menzogne, gli inganni che fan parte di questa vicenda.
L’abuso su terreni che per secoli erano di uso civico, ora sfruttati ad uso privato.
Funzionari insensibili che sventolano permessi e autorizzazioni. Imprese che scavano dove non dovrebbero.
Ma soprattutto la codardia di chi potrebbe intervenire e non lo fa. Di una politica che con una mano getta la spugna e con l’altra incassa come già in passato.
Semplicemente una brutta storia. Uno schifo che va riempito d’amore, della gioia di una comunità che non si arrende, che vuole riprendersi quella valle, che vuole riprendersi quel bene comune. Che vuole difendere le Dolomiti e i suoi fiumi da centinaia di storie come questa. Tante sono le richieste per nuove centrali idroelettriche.
Però di acqua, non ce n’è più. 200km di tubi se la sono già bevuta quasi tutta. Un 10% resiste, come noi. Ma ora la partita si fa decisiva, non solo in Valle del Mis.
Proprio in questo periodo in Regione si sta discutendo un disciplinare sulle richieste per le nuove centraline.
Una moratoria sarebbe il giusto, il blocco per le centrali in zone di interesse comunitario e di alto valore naturalistico, il minimo.
Una partita da vincere.
Per questo ci appelliamo a tutti voi, a tutte le associazioni, movimenti, comitati, gruppi, singoli cittadini e cittadine che lottano per i beni comuni, che vogliono difendere le Dolomiti Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che vogliono fermare lo sfruttamento irrazionale e privatistico dei fiumi.
Il 22 luglio venite in Valle del Mis, vi aspettiamo!
PER ADESIONE-PARTECIPAZIONE: acqua.belluno@libero.it
Comitato bellunese Acqua Bene Comune