martedì 29 maggio 2012


INVERTIRE IL COUNT DOWN
nella DOCG prosecco del trevigiano

un articolo di Gianluigi Salvador, esponente trevigiano di WWF e Movimento della Decrescita Felice,
ricco di spunti anche per chi non è della zona....
NB: anche il morbo di Parkinson si avvia ad essere riconosciuto malattia professionale per gli agricoltori; per ora lo è ufficialmente in Francia.....

martedì 15 maggio 2012

Segnali di fumo e venditori di fumo

(Comunicazioni da F. Miazzi di "Lasciateci respirare", con introduzione di A. Bonan di "Alternativa")
 
Ce la si può fare: il TAR (sentenza 651/2012) boccia alcuni essenziali via libera al "revamping" dei cementifici di Monselice.

Intanto, mentre dalle ciminiere si solleva qualche inquietante fumata nera (non figurata), la Crisi apre gli occhi e fa intravedere la vacuità delle speranze spacciate dai venditori di fumo.
Garanzie di occupazione accompagnate da promesse di senso opposto, investimenti basati su debiti di oscura solvibilità, conversione all'utilizzo di energie "verdi" dove l'ecologia della neolingua starebbe nella "valorizzazione" dei rifiuti....

Al governo, pensano così: i rifiuti non è bello definirli bene comune, ma come i beni comuni anche questa esternalità negativa andrebbe sfruttata nel mercato più sicuro (quello energetico), e "mal comune mezzo gaudio" se si riesce pure a rispettare le liberalissime normative europee.....
Dalle nostre parti non la pensiamo così, e gliel'hanno cantata con garbo:
clicca per vedere l'incontro dei comitati col min. Clini

Seguono importanti considerazioni e comunicazioni giunte dai comitati "E noi^" e "Lasciateci respirare".

lunedì 7 maggio 2012


Visti i tempi stretti, chiediamo a coloro che volessero sottoscrivere l’appello di comunicarcelo entro la serata di lunedì 7 maggio. Inoltre vi invitiamo a partecipare, martedì 8 maggio alle 21.00 presso il Presidio NoDalMolin, all’assemblea per condividere le forme di mobilitazione.
 
Appello: Convegno sulla sicurezza: no alle polemiche strumentali, ragioniamo sul merito
La polemica esplosa in questi giorni sul convegno organizzato per il prossimo 12 maggio dall’Associazione 11 settembre ci sembra del tutto pretestuosa e volutamente incapace di affrontare i problemi veri che pone un incontro di quel tipo. Risulta evidente che, con la presenza di importanti diplomatici e militari, dal Console degli Stati Uniti al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano, e come si evince dalle intenzioni dichiarate dagli organizzatori, si mira a insediare nella nostra città una struttura permanente il cui interesse primario è quello di armonizzare gli interessi particolari, non certo della collettività, di chi sulle guerre specula e trae sostanziosi profitti. Il Dal Molin, di cui siamo stati e rimaniamo fieri oppositori, altro non è che uno degli strumenti con cui si costruiscono le economie di guerra. Noi aspiriamo ad un altro modello sociale, economico e produttivo, abbiamo un’idea diversa di democrazia, che non è esportabile con le bombe. Per questo siamo convinti che, di fronte a operazioni del genere, sia giusto e necessario far emergere una sensibilità diversa e una critica profonda, facendo sentire chiaramente la voce di chi dissente, respingendo operazioni di criminalizzazione o di messa ai margini delle voci non allineate. La questione del convegno di sabato prossimo è quindi non tanto quella sul “dove” si svolgerà, quanto sul “cosa” si discuterà, perché il rischio è che, ancora una volta, sui destini della nostra città e di chi vi abita venga calato dall’alto un progetto che contrasta con l’idea di sviluppo e di pace che Vicenza ha più volte manifestato in questi anni.

Per sottoscrizioni scrivere a comunicazione@nodalmolin.it

venerdì 4 maggio 2012

Vicenza città di guerra? 
Presidio No Dal Molin

L’Associazione 11 settembre, quella capitanata da Ubaldo Alifuoco e Mario Giulianati, per intenderci, organizza un convegno il 12 maggio prossimo dal pomposo titolo “Forum sulla Sicurezza Internazionale 2012”. Tra i relatori si segnalano Kyle Scott,Console degli Stati Uniti, il generale di divisione David R. Hogg, comandante della Us Army Africa di stanza alla caserma Ederle, e il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, generale Claudio Graziano.